Itinerario alle Azzorre: isole di Pico e Faial

Vi raccontiamo il nostro viaggio alle Azzorre, un arcipelago sperduto nel bel mezzo dell’oceano atlantico che seppur sulla carta fa parte dell’Europa, sembra in realtà che arrivi da un altro mondo! Il nostro viaggio è durato 10 giorni e in questo articolo ci dedichiamo alla prima parte del nostro itinerario alle Azzorre: le isole di Pico e Faial. Se visiterai solo l’isola principale, allora ti consiglio di saltare subito alla seconda parte: Itinerario alle Azzorre: isola di Sao Miguel.

Se invece devi ancora partire con l’organizzazione allora ti consiglio: Organizzare un viaggio alle Azzorre: consigli utili, per non perderti nulla di quello che devi sapere prima di partire!

Itinerario alle Azzorre: isole di Pico e Faial

Atterriamo sull’isola di Sao Miguel il 28 maggio (ci ritorneremo nella seconda parte del viaggio), giusto il tempo di fare una notte in ostello perchè domani avremo il volo interno Sao Miguel – Pico dove inizierà la nostra avventura su queste isole pazzesche!

Giorno 1 – Mulini a vento, laghi spettacolari e vulcani

Ci svegliamo presto, chiamiamo un uber per l’aereoporto e partiamo! Dopo il check-in vediamo che siamo in fila 7 e siamo contentissimi di imbarcarci davanti… se non fosse che l’aereo ad elica in cui saliremo ha solo 9 file! Quindi siamo super dietro! Direi che per ora questo è l’aereo più piccolo del mondo su cui siamo saliti!

Una volta atterrati ci dirigiamo al banco per il noleggio dell’auto e in veramente poco tempo saliamo sul nostro bolide e cominciamo ad esplorare l’isola in attesa del check-in nel primo pomeriggio in appartamento.

Guidiamo fino a Criacao Velha, zona patrimonio unesco che ha reso famosa nel mondo l’isola di Pico. Infatti qui viene prodotto il vino direttamente dalla roccia lavica. Qua le strade non sono molto percorribili in auto, perciò fate attenzione a cosa dice Google Maps! Assolutamente da non perdere, sembra di stare su un altro pianeta. In mezzo alla roccia lavica, si trovano tantissimi mulini rossi (super instagrammabili) ad esempio il Moinho Do Frade, e se siete fortunati troverete anche qualcuno che vi aprirà la porta in cima al mulino e vi accoglierà dentro! Noi non lo siamo stati. Dall’alto c’è una vista stupenda!

Pranziamo al Restaurante O Lavrador, dove approfittiamo del buffet per assaggiare il cibo tipico delle azzorre e goderci una bellissima vista!

Raggiungiamo con la macchina il Lajes do Pico e poi cominciamo a tornare in quanto il vento continua a peggiorare sempre di più!

Sulla via del ritorno ci fermiamo a Lagoa do Capitão, il secondo lago più grande dell’isola. Ci sono così tanti bei paesaggi naturali da vedere sull’isola di Pico e sicuramente questo non dovrebbe mancare nella tua lista. E’ il lago con la vista più bella sulla Montanha do Pico, il vulcano più alto dell’isola. Purtroppo la cima della montagna è molto spesso coperta dalle nuvole, speriamo di essere fortunati a vederla!

Prossima tappa: Casa da Montanha. Ebbene si, saliamo a vedere la vista sul vulcano, sul tetto dell’isola di Pico, in poche parole, sopra le nuvole. Qui partono molte escursioni per raggiungere la cima della montagna: per salire bisogna registrarsi e soprattutto pagare un ticket tanto alto quanto vuoi andare in cima. Noi non siamo saliti perchè faceva brutto e non ci saremmo nemmeno goduti la vista. E’ necessaria la prenotazione e gli accessi sono limitati.

Per tornare siamo passati dalla EN3, strada rettilinea più lunga delle Azzorre, addirittura una delle più belle del Portogallo! Durante il viaggio incontriamo delle mucche libere sulla strada! State molto attenti perchè se c’è foschia è molto pericoloso!

Tappa obbligata al Moinho do Monte, per delle foto pazzesche! Qui riusciamo anche ad entrare nel mulino e a firmare il libro dei visitatori!

Raggiungiamo il nostro appartamento e concludiamo la giornata.

Giorno 2 – Esploriamo Faial

Sveglia presto e ci dirigiamo al porto. Facciamo colazione al bar del porto con 2 buonissimi Pasteis De Nata, d’altronde siamo sempre in Portogallo! Ci imbarchiamo sul traghetto che dura circa una 20ina di minuti e sbarcati a Faial affittiamo un motorino. Prenotando in anticipo ci conveniva imbarcare sul traghetto direttamente la macchina, ma non essendoci più posto per i veicoli ci è toccato affittare un motorino. Spoiler: ci siamo presi solo acqua!

Cominciamo a salire sulla strada che ci porta alla Caldeira do Cabeço Gordo, dove non vediamo l’ora di fare l’escursione di 8km intorno alla caldera del vulcano. Abbiamo visto delle foto ed è davvero spettacolare! Peccato che il meteo non è dalla nostra parte e oltre a non poter fare l’escursione perchè non vediamo niente nemmeno ad un metro di distanza, si è messo a piovere forte e tirare un vento assurdo (e ovviamente fa super freddo!)

Bagnati fradici abbiamo cercato rifugio al Peter Café Sport, luogo di riferimento per i velisti che attraversano l’Atlantico soprattutto per fare amicizia! Si dice che “Se navighi verso Horta e non visiti il Peter Café Sport, in realtà non hai mai visto questa città…”. Qui pranziamo ma soprattutto ci asciughiamo con il phon del bagno!

Dopo pranzo esce per qualche minuto il sole e ne approfittiamo per passeggiare sul molo di Horta, dove possiamo ammirare un sacco di murales dedicati ai pescatori e alle loro barche, soprattutto a chi ha fatto delle attraversate pazzesche dell’oceano atlantico (dai caraibi alle azzorre ad esempio). Si dice anche che chi non lasciava un segno di passaggio, non sarebbe sopravvissuto nella traversata.

La pioggia tiene e quindi decidiamo di esplorare un altro punto dell’isola, il Vulcao dos Capelinhos, ma a metà strada torna a diluviare e torniamo indietro senza vederlo. Oggi siamo abbastanza sfortunati.

Torniamo al porto e ci facciamo anticipare l’orario di ritorno del traghetto perchè siamo stremati e morti di freddo! non vediamo l’ora di farci una bella doccia calda!

Tardo pomeriggio/sera la passiamo al Cella Bar sull’isola di Pico, il locale più insolito di Pico. Per diversi anni ha vinto il primato di bar più bello del mondo sia per la sua architettura e sia per la bellissima vista sull’oceano! Ci godiamo un aperitivo finalmente riparati dal vento, quando un signore urla “Jellyfish” (meduse). Usciamo e troviamo meduse ovunque sulla strada, ma non meduse qualunque, le Caravelle Portoghesi, che possono essere letali per l’uomo (hanno più di 10 tipi diversi di veleno). Il mare mosso e le grandi onde le avevano portate sulla strada!

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Giorno 3 – Vini, grotte e piscine naturali

Ultimo giorno a Pico, oggi visitiamo il Museu do Vinho do Pico, la principale attività economica sull’isola, un posto davvero pazzesco! Questo “museo del vino” si possono trovare tutte le tecnologie agricole utilizzate negli anni per produrre il vino. Il posto è davvero super instagrammabile, costellato da questi muretti lavici neri dove al loro interno sbuca il verde delle viti. Si dice che se si mettessero in fila tutti i muretti dell’isola di Pico si potrebbe fare il giro della Terra sull’equatore ben per 2 volte! Al museo c’è anche il Dragon Tree più vecchio del mondo!

Seconda tappa della giornata: Piscinas naturais da Criação Velha, piscine naturali in cui assolutamente non abbiamo avuto il coraggio di fare il bagno!

Terza tappa: Gruta das Torres, la grotta lavica lunga più di 5000 metri e scavata dalla lava in eruzione migliaia di anni fa.
Si può visitare solo con la guida e va prenotata in anticipo. Carina ma non adatta ai claustrofobici. Si entra in un tunnel scuro, tutto nero, dove non si vede niente. Ad ognuno è consegnato un elmetto e una torcia. Ad un certo punto la guida fa spegnere a tutti le torce e restare in silenzio al buio per ascoltare tutti insieme i rumori della grotta. A parte questo, la parte più bella è l’ingresso, contrornato dalla vegetazione!

Quarta tappa: Poceirão, la piscina naturale che dicono sia la più bella di Pico. Bella è bella non c’è dubbio, ma fa troppo freddo per fare il bagno! Proviamo a metterci in costume e Marco prova anche a toccare l’acqua ma torna subito indietro!

Torniamo a Madalena e ceniamo al ristorante O Petisca, buonissimo! Prendiamo un polpo e patate come antipasto, formaggi tipici con miele e marmellate e una bella grigliata di pesce!

Giorno 4 – Partenza per Sao Miguel

E’ arrivato il momento di lasciare la Ilha do Pico per esplorare la prossima isola: Sao Miguel. Proprio nel parcheggio dell’autonoleggio dove stavamo per lasciare la macchina ed entrare in aereoporto, l’isola ci ha graziati con una super vista alla cima della Montanha do Pico! Qualche momento fortunato capita anche a noi! Lasciamo Pico con il sorriso e proseguiamo con il nostro itinerario alle Azzorre: isola di Sao Miguel.

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