Quando hai uno scalo lungo 24 ore in una città così ricca di storia come New Delhi, perché non approfittarne per scoprire una delle meraviglie del mondo? È esattamente ciò che abbiamo fatto durante il nostro viaggio, quando abbiamo deciso di noleggiare un driver e fare un’escursione di una sola giornata al Taj Mahal. Considerando il traffico dell’India, è stata una pazzia! Ma la rifaremmo!
Alla scoperta del Taj Mahal: un giorno in India
Il nostro giorno in India
Dopo un volo lungo con la compagnia Air India, siamo finalmente arrivati a New Delhi. Quando prenoti questi voli con scali lunghi, se hai un bagaglio da stiva, esso andrà direttamente alla destinazione finale che per noi è Bangkok, quindi ricorda di mettere tutto l’occorrente che ti servirà nel bagaglio a mano.
Appena atterrati ci accoglie una nebbia fittissima, mai vista così tanta nebbia (che induce alla poca visibilità).
Passati i controlli di sicurezza, usciamo dall’aereoporto dove il nostro driver (prenotato dall’Italia) ci stava aspettando! Per un viaggio in India è consigliato affittare un driver privato locale, è una delle migliori opzioni per visitare velocemente i punti salienti di interesse, soprattutto quando il tempo è limitato. Noi lo abbiamo prenotato direttamente online al sito di Driver India Tour.
Il nostro autista ci ha accolto con un sorriso caloroso e ci siamo messi subito in marcia verso Agra, la città che ospita uno dei monumenti più amati e visitati del mondo: il Taj Mahal. Per arrivare qui, ci vogliono 4 ore da New Delhi (ecco perchè è stata una vera pazzia!!)
La strada che ci ha portato da New Delhi ad Agra è stata un’esperienza unica: la nebbia fittissima, una mucca che dorme in mezzo all’autostrada, il traffico frenetico, l’uso del clacson in maniera spropositata, i paesaggi che cambiano e le persone che vivono le loro vite accanto a noi lungo il tragitto.
Diciamo che se si pernotta a New Delhi, è consigliato partire di notte fonda per visitare il Taj Mahal all’alba per i colori e per la poca gente, purtroppo noi non potevamo decidere gli orari in quanto lo scalo era dalle 8:00 alle 23:30.
Arrivati ad Agra, il nostro driver si ferma in un parcheggio con un piccolo bagno (condizioni igieniche non pervenute) in cui ci cambiamo prima di salire su un tuk tuk che ci porterà all’ingresso del Taj Mahal. Per evitare il traffico passiamo da piccoli vicoli secondari, dove abbiamo modo di visitare la vera India, quella non turistica.
Senza avere idea di dove stiamo andando, scendiamo dal tuk tuk e seguiamo la nostra guida e ci catapultiamo nella folla. Grazie alla nostra guida, riusciamo a prendere velocemente i biglietti (i locali fanno una coda diversa dai turisti, molto più veloce) ed entriamo.
Una volta visto il Taj Mahal da lontano, è stato impossibile non emozionarsi!
Taj Mahal: una delle sette meraviglie del mondo
All’ingresso del Taj Mahal non è permesso portare nulla, nè zaini, nè acqua, nè cavalletto per cellulari/macchine fotografiche, insomma niente di niente! Per entrare invece proprio all’interno (dove c’è la tomba) è richiesto di coprirsi le scarpe e non è permesso fare foto e video.
Il Taj Mahal è stato fatto costruire dall’imperatore Shah Jahan in memoria della sua amata moglie che morì dando alla luce il loro 14° figlio. La moglie, capendo che non sarebbe sopravvissuta al parto, chiese al marito, di non dimenticarla e di costruire per lei un monumento funebre. Così nacque il Taj Mahal, simbolo di un amore profondo, che ha resistito nel tempo e che oggi continua a commuovere ogni visitatore. Fu così che l’imperatore coinvolse 22 mila operai e 1000 elefanti per iniziare la costruzione del mausoleo. L’opera venne completata dopo 22 anni di lavoro!
Per costruire questo edificio, simbolo di amore eterno per la sua defunta moglie, l’imperatore dovette spendere un sacco di soldi e per lui questo edificio comportò l’unica sua ragione di vita che smise di “fare l’imperatore” e occuparsi degli affari del suo paese. Così il figlio prese il suo posto e lo fece imprigionare fino alla sua morte nel forte rosso di Agra, dal quale potè ammirare solo da lontano il suo monumento in ricordo della moglie. Una storia tristissima.
Pare che prima di essere imprigionato, l’imperatore iniziò i lavori per costruire un Taj Mahal nero sulla sponda opposta del fiume Yamuna dove ci sarebbe stata la sua tomba che riposava di fronte a quella della moglie, ma quest’opera purtroppo rimase incompiuta.
Il Taj Mahal, una delle 7 meraviglie del mondo, è uno splendido mausoleo realizzato in marmo bianco e decorato con intricate intarsiature di pietre semi-preziose. All’interno non è possibile fare foto e video, ma ogni simbolo disegnato sulle pareti ha un significato e molti simboli sono proprio a forma di cuore! Passeggiando attraverso i giardini che conducono al Taj Mahal, ci siamo sentiti come se fossimo stati trasportati in un’altra epoca. L’architettura del monumento è mozzafiato, con la sua simmetria perfetta e il contrasto tra il bianco brillante del marmo e i colori vivaci delle aiuole e dei fiori. Abbiamo scattato molte foto e ci siamo fermati a riflettere sulla storia che questo luogo racconta, mentre il sole iniziava a calare.
Il tempo è volato e purtroppo è già ora di andare via. Torniamo nella folla delle stradine indiane, saliamo su un tuk tuk, sfrecciamo nel traffico e ci portano a visitare un negozio di marmi bellissimi dove cercano di venderci un tavolino da 5 mila euro (con spedizione a carico loro!). E infine risaliamo in macchina per il lunghissimo viaggio di ritorno tra code infinite e nebbia fittissima. Prima di salutarci la nostra guida ci offre anche un cibo tipico dall’aspetto molto poco invitante, io non ho avuto il coraggio di assaggiarlo! Senza neanche avere il tempo di realizzare questa nostra super giornata che siamo di nuovo all’aereoporto di New Delhi.
Così si conclude una delle giornate più incredibili e strane che abbiamo mai vissuto, saliamo sull’aereo per la nostra prossima destinazione: Bangkok in Thailandia!
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