Dopo aver vissuto la magia delle isole Lofoten, il viaggio in Lapponia prosegue verso scenari ancora più selvaggi e autentici. Nella seconda parte dell’itinerario attraverseremo la Svezia settentrionale, tra Abisko e Kiruna, per poi tornare in Finlandia, nel cuore innevato di Rovaniemi.
Se ti sei perso la prima parte del racconto, puoi leggerla qui:
Lapponia Svedese: roadtrip alla ricerca dell’Aurora Boreale
In questi ultimi tre giorni di on the road ci aspettano incontri ravvicinati con le renne, canyon ghiacciati, villaggi Sámi, SPA nel cuore dell’inverno artico e una bella sorpresa finale! Un viaggio che si trasforma sempre più in un’esperienza sensoriale, dove il contatto con la natura è totale! Ci aspettano emozioni diverse, ma altrettanto indimenticabili.
Giorno 5 – Dalle isole Lofoten (Svolvær) ad Abisko
La giornata inizia con una scoperta entusiasmante: prima di lasciare Svolvær, facciamo una sosta al supermercato Extra, dove scopriamo che puoi crearti la tua insalata su misura. Componiamo la nostra lunch box perfetta per il viaggio e si parte! Salutiamo la Norvegia e ci dirigiamo verso la lapponia svedese, con destinazione Abisko. Durante il tragitto, la natura ci regala ancora momenti unici: incontriamo renne selvatiche, che pascolano nei prati e ci fermiamo a fotografarle!
Pranziamo lungo la strada, scegliamo un posto con vista. Nel tardo pomeriggio arriviamo finalmente ad Abisko, dove alloggiamo all’Abisko Mountain Lodge (145€ a notte, colazione inclusa), uno dei pochi hotel in questa cittadina. Scopriamo con entusiasmo che è inclusa anche la sauna tradizionale svedese ma non possiamo nè fotografare nè filmare perchè sì, si entra nudi. E anche questo fa parte dell’esperienza.
Abisko è conosciuta come la capitale dell’aurora boreale, e non a caso. Non facciamo in tempo a rilassarci troppo che ci arriva una notifica sull’app dell’aurora: “Alta probabilità di avvistamento”. In un attimo siamo di nuovo vestiti a cipolla, pronti a inseguire le luci del nord. E anche stasera la natura non ci delude: l’aurora si mostra ancora una volta, danzando sopra di noi. Un momento emozionante, soprattutto se pensiamo che due anni fa, in 8 giorni interi, non l’avevamo vista nemmeno una volta. Quest’anno, invece, ci siamo riscattati alla grande!
Giorno 6 – Da Abisko a Kiruna
La mattina inizia con la colazione in hotel inclusa ad Abisko guardando il paesaggio innevato fuori dalla finestra Ieri è diventato subito buio al nostro arrivo qui, quindi non abbiamo avuto il tempo di esplorare i dintorni di Abisko. Oggi si parte subito verso l’Abisko National Park, una delle aree naturali più belle della Svezia.
La nostra meta è l’Abiskojåkka Canyon, una delle attrazioni principali del parco. Seguiamo il sentiero ad anello che si percorre in circa 30-45 minuti, perfettamente attrezzato e agibile anche in inverno. Tra pini innevati e sentieri ghiacciati, arriviamo a un ponte sospeso che attraversa il canyon: la vista è semplicemente mozzafiato, con le pareti scavate dall’acqua e il fiume che serpeggia tra le rocce gelate.
Durante la passeggiata scopriamo una curiosità: in Svezia non esistono renne selvatiche, tutte appartengono a qualcuno per lo più a famiglie Sámi. Un dettaglio che ci sorprende molto.
Nel pomeriggio ci rimettiamo in macchina e ci dirigiamo verso Jukkasjärvi, dove visitiamo il museo a cielo aperto Nutti Sámi Siida. Qui possiamo dare da mangiare alle renne, un’esperienza unica e molto più emozionante di quanto immaginassimo. All’inizio eravamo un po’ titubanti, non capita tutti i giorni di trovarsi faccia a faccia con animali così maestosi, ma poco alla volta ci rilassiamo e ci godiamo il momento. La visita al piccolo museo interno è meno interessante, sinceramente, ma l’esperienza con le renne vale assolutamente il viaggio. Decisamente più autentica e anche più economica (25€ a testa circa, compreso il cibo per le renne) rispetto a quella di Rovaniemi al Villaggio di Babbo Natale.
Prima di lasciare Jukkasjärvi, facciamo una breve tappa per dare un’occhiata all’Icehotel, il palazzo di ghiaccio che ogni anno viene ricostruito da zero. Noi eravamo già stati a Rovaniemi quindi scegliamo di non entrarci (anche per i costi elevati).
Arriviamo a Kiruna nel tardo pomeriggio. Kiruna è la città più a nord della Svezia, famosa per la sua gigantesca miniera di ferro e per il fatto che l’intero centro abitato è in fase di spostamento a causa dei movimenti del terreno.
Ci concediamo una cena davvero particolare allo Stejk Street Food: assaggiamo l’hot dog di renna in una tenda Sami decorata con lucine calde e un fuoco acceso al centro. Un’atmosfera intima e suggestiva, perfetta per la nostra ultima cena artica.
Per la notte alloggiamo all’ostello STF Malmfältens Folkhögskola (80€ a notte, colazione inclusa). E stasera ci aspetta una chicca finale: l’Aurora Spa (che fa parte dell’hotel Camp Ripan). Purtroppo inizia a nevicare, e il cielo si riempie di nuvole, quindi non riusciremo a vedere l’aurora boreale stasera. Ma ci consoliamo nella SPA riscaldata, tra relax, sauna e per i più coraggiosi come Marco anche un tuffo nell’Ice Hole, la buca scavata nel ghiaccio per immergersi come veri nordici. Un’esperienza che fa venire i brividi letteralmente!
Finisce così la nostra ultima giornata in Svezia.
Giorno 7 – Da Kiruna a Rovaniemi
Ultimo giorno del nostro viaggio. Ci svegliamo con calma e ci concediamo una bella colazione abbondante, l’ultima coccola prima di metterci in viaggio per chiudere il cerchio. Salutiamo Kiruna e ripartiamo in direzione Rovaniemi, attraversando nuovamente il confine tra Svezia e Finlandia… e anche il fuso orario, guadagnando un’ora in più.
Arrivati a Rovaniemi con circa due ore d’anticipo, decidiamo di tornare al Villaggio di Babbo Natale, ma questa volta è marzo, e non dicembre come l’ultima volta. Il paesaggio è diverso, meno folle e più silenzioso… ma c’è comunque la magia nell’aria. E non solo: scopriamo che stanno girando un film di Natale! Trovarsi lì per caso, tra macchine da presa e neve scenografica, è stato surreale.
Facciamo un’ultima tappa alla Lidl per prendere qualcosa da mangiare prima del volo, poi riconsegniamo l’auto e ci dirigiamo verso l’aeroporto.
Ed è proprio lì, quando pensavamo che il viaggio fosse finito, che arriva la sorpresa più grande di tutta la vacanza: vediamo l’aurora boreale anche dall’aereo, danzare tra le nuvole e le stelle, salutandoci con un ultimo spettacolo. Indescrivibile.
E pensare che l’ultima volta (due anni fa), in otto giorni, non avevamo visto nulla. Questa volta la natura ci ha regalato qualcosa di magico praticamente ogni sera!
Così si conclude il nostro on the road di 2000 km attraverso la Scandinavia, un’avventura fatta di paesaggi mozzafiato e ricordi che resteranno con noi a lungo. La Lapponia ci ha stregati. E noi, semplicemente, non vediamo già l’ora di tornare.
Hai perso i capitoli precedenti? Ecco i link agli altri articoli:
- Norvegia e Lofoten: roadtrip in Lapponia alla ricerca dell’Aurora Boreale
- Lapponia Finlandese: il nostro itinerario (con Villaggio di Babbo Natale)
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