Se sognate un’isola dove vulcani dormienti incontrano spiagge dorate, sentieri tra foreste di bamboo si alternano crateri marziani e tartarughe marine nuotano accanto a voi… Maui è quel posto. Dopo i giorni indimenticabili trascorsi nella selvaggia e rigogliosa Kauai (ne parlo in questo articolo – spoiler: tartarughe in spiaggia e trekking migliore della vita sulla Nā Pali Coast), in soli 4 giorni abbiamo esplorato ogni sfumatura di Maui: dalla costa ovest più selvaggia all’alba sull’Haleakalā, passando per la Road to Hana e il cratere sommerso di Molokini. Un viaggio che ci ha lasciato senza fiato (e con la memoria del telefono piena!).
Ecco il nostro itinerario sull’isola di Maui!
Itinerario sull’isola di Maui, Hawaii
Maui è stata la nostra seconda tappa dopo l’intensa e selvaggia Kauai (se non l’hai ancora letto, trovi qui l’articolo su cosa fare a Kauai in 3 giorni).
Dopo un volo breve ma panoramico, atterriamo sull’isola con entusiasmo e una nuova voglia di esplorare. Ci sistemiamo a Kihei, punto strategico per girare sia nord che sud, e ci prepariamo a scoprire un’isola ricca di contrasti.
Giorno 1 – Northshore, snorkeling e spiagge
Il nostro primo giorno a Maui lo dedichiamo alla parte meno conosciuta dell’isola: West Maui, un’area sorprendente che ci ha regalato una varietà di paesaggi incredibili, poca folla e tantissima bellezza naturale.
La giornata inizia presto e la nostra prima tappa è il Nakalele Blowhole, una delle attrazioni naturali più curiose della zona. Questo fenomeno geologico crea una sorta di geyser marino che spruzza acqua tra le rocce laviche con una potenza impressionante. La vista, il rumore e l’energia del luogo sono unici.
Proseguiamo poi verso Honolua Bay, dove ci fermiamo per fare un po’ di snorkeling. L’acqua è calma, e anche se la visibilità non è perfetta, riusciamo a vedere diversi pesci colorati tra i coralli. Dopo il bagno, risaliamo sulla strada per ammirare la baia dall’alto dal Honolua Bay Lookout: un punto panoramico che regala una vista perfetta sulla costa e sulla vegetazione lussureggiante che la circonda. Una vera perla nascosta!
Riprendiamo il nostro itinerario fermandoci poi a Makaluapuna Point, dove si trovano le famose Dragon’s Teeth: formazioni rocciose appuntite e spettacolari, modellate dalla lava e dal vento, che sembrano davvero i denti di un drago pietrificato. Il contrasto tra il nero delle rocce e l’azzurro dell’oceano è semplicemente pazzesco.
La prossima tappa è Kapalua Beach, una piccola baia incantevole circondata da palme e sabbia dorata. Qui viviamo uno dei momenti più emozionanti del viaggio: mentre nuotiamo tranquilli, ci accorgiamo di non essere soli… con noi ci sono delle tartarughe marine (honu) che nuotano a pochi metri da noi. Una sensazione indescrivibile. Peccato solo per l’acqua un po’ torbida, ma un’emozione pazzesca.
Nel pomeriggio ci dirigiamo verso la più famosa Kaanapali Beach, perfetta per una passeggiata con i piedi nell’acqua e per godersi un po’ di vita da spiaggia. È vivace, piena di hotel e bar, ma resta comunque molto piacevole da esplorare a fine giornata.
Concludiamo la nostra giornata a Kihei, nella parte sud dell’isola, dove si trova il nostro appartamento. Qui ci regaliamo un tramonto mozzafiato sul mare, tra nuvole rosa, surfisti in silhouette e quel senso di pace tipico delle Hawaii. E poi andiamo a dormire presto: domani ci aspetta una delle albe più incredibili della nostra vita… e la sveglia è puntata alle 2:00 del mattino!
Giorno 2 – Vulcano di Haleakala e Road to Hana (1° parte)
Il secondo giorno a Maui è iniziato nel cuore della notte, letteralmente. Sveglia puntata alle 2:00 del mattino, termos di caffè in mano e… tutti i vestiti che avevamo in valigia indossati contemporaneamente. Sì, perché a oltre 3.000 metri di altitudine, sulla vetta dell’Haleakalā, fa freddo. Davvero freddo. Ma ogni strato valeva la pena per vivere uno dei momenti più magici del nostro viaggio: l’alba sopra le nuvole dal Summit Puʻuʻulaʻula. Il cielo si tinge lentamente di rosa, poi arancio e oro, e la luce inizia a filtrare tra le nuvole. Intorno a noi, un silenzio quasi sacro… interrotto solo dalle note dolci di un canto hawaiano tradizionale, intonato dai ranger del parco per celebrare il nuovo giorno. Brividi, emozione pura.
Dopo aver contemplato la vista surreale e scattato mille foto, facciamo un salto al Haleakala Visitor Center (necessario anche per una pausa bagno), e poi ci fermiamo in altri due punti panoramici da sogno: da una parte il Kalahaku Overlook, dove il paesaggio sembra uscito da un altro pianeta tra crateri rossi e colate laviche pietrificate e poco più avanti il Leleiwi Overlook, che ci regala un’altra prospettiva incredibile sull’oceano di nuvole.
Dopo la discesa dall’Haleakalā, ci dirigiamo verso il sud dell’isola per iniziare la leggendaria Road to Hāna, ma… al contrario!
Invece di partire da nord a sud come la maggior parte dei turisti, noi l’abbiamo percorsa da sud a nord, immergendoci subito nel lato più selvaggio e meno battuto dell’isola.
Prima tappa imperdibile: il Pipiwai Trail, uno dei trekking più belli di Maui. Sono circa 7 km A/R immersi in una natura lussureggiante: attraversiamo ponticelli, ci infiliamo in un tunnel di foresta di bamboo gigante che scricchiola e suona al vento, e arriviamo fino alle maestose Waimoku Falls, una cascata altissima che scende dritta lungo la parete di una scogliera verdissima. Ci fermiamo proprio lì per pranzo, con i nostri panini e un panorama da sogno. Purtroppo scopriamo che le Sacred Pools erano chiuse, ma la bellezza del sentiero ci ha ripagati abbondantemente.
Nel pomeriggio, ci concediamo qualche tappa da cartolina:
- le Wailua Falls, dove facciamo un bagno fresco e rigenerante
- Hamoa Beach, con la sua sabbia chiara e onde perfette per rilassarsi
- Koki Beach, più rustica e selvaggia, amata dai surfisti
E poi… la sorpresa finale: la Red Sand Beach (o Kaihalulu Beach) di Hana, uno dei luoghi più particolari e meno accessibili dell’isola. Ci si arriva con un sentiero un po’ impervio, ma vale assolutamente la pena. La sabbia rossa, il contrasto con l’acqua turchese e la falesia scura che circonda la baia creano uno scenario unico. Ci facciamo un ultimo bagno, ci sdraiamo sulla sabbia tiepida e assistiamo a un tramonto spettacolare, in silenzio, solo noi e l’oceano e pochi altri turisti.
Torniamo al nostro appartamento stanchi, perchè è stata una giornata lunghissima, ma indimenticabile.
Giorno 3 – Road to Hana (2° parte)
Dopo aver esplorato il sud della Road to Hāna il giorno prima, oggi ci dedichiamo con calma al tratto nord, quello più famoso e fotografato. La giornata inizia presto, come al solito nei nostri viaggi.
Alle 7:00 in punto entriamo nel Waianapanapa State Park, una delle gemme più spettacolari di Maui. Qui l’accesso è solo su prenotazione (abbiamo riservato il primo slot disponibile dalle 7 alle 10 – costo $10), e ne vale assolutamente la pena. Scendiamo subito alla Black Sand Beach, un colpo d’occhio pazzesco: la sabbia vulcanica nera contrasta con il verde intenso della vegetazione e l’azzurro dell’oceano. Iniziamo a percorrere il sentiero costiero che si snoda tra rocce laviche e piccoli archi naturali: ogni curva regala una vista diversa e sempre più spettacolare. Le onde oggi sono alte, e stare a guardarle infrangersi contro la scogliera è quasi ipnotico.
Lasciato il parco, iniziamo a fermarci nei caratteristici mercatini self-service lungo la strada: piccoli stand autonomi dove puoi prendere frutta, fiori o snack lasciando i soldi in una cassetta. Un sistema basato sulla fiducia, che ci fa sorridere. In Italia fallirebbe miseramente! Facciamo colazione con un coconut macaron e poco dopo ci fermiamo a prendere un cocco fresco da sorseggiare al volo.
La Road to Hāna è famosa per le sue cascate, e oggi ne vediamo parecchie. La prima è Hanawi Falls: bellissima da fotografare, ma vietata per il bagno, pare ci viva un pesce pericoloso! Poco più avanti ci fermiamo al Puaʻa Kaʻa State Wayside, dove invece possiamo fare un bagno fresco e rigenerante tra la vegetazione. Proseguiamo fino al Wailua Valley State Wayside, da cui si apre una vista spettacolare sulla valle e sull’oceano, uno di quei luoghi dove ti senti davvero piccolo davanti alla natura. Poi la tappa immancabile: il celebre cartello “Halfway to Hāna”, siamo a metà! Luogo perfetto per una foto e si riparte.
Raggiungiamo Ching’s Pond, dove c’è scritto a caratteri cubitali che l’accesso è vietato ai turisti, probabilmente per la crema solare che rovina l’acqua… ma nonostante questo, troviamo parecchi turisti. Troviamo un gruppo di local che fa una gara di tuffi da un punto molto alto. Applausi spontanei e atmosfera super autentica.
Arriviamo poi a Keʻanae, un antico villaggio costiero quasi completamente distrutto da uno tsunami. Solo la chiesa in pietra è rimasta in piedi: uno di quei posti che ti mette i brividi per la sua forza simbolica. A pochi passi c’è anche il Keʻanae Arboretum, dove passeggiamo tra alberi tropicali e, soprattutto, gli incredibili Rainbow Trees: i tronchi colorati di questi alberi sembrano dipinti a mano. Davvero incredibili da vedere dal vivo!
Altre tappe lungo il ritorno includono:
- Honomanu Bay, una baia nascosta e selvaggia
- Huelo Lookout, perfetto per una breve sosta fotografica
- e infine le Twin Falls, la nostra ultima tappa della Road to Hāna, anche se di solito è la prima per chi parte da nord. L’ingresso costa $10 e facciamo un’ultima passeggiata con bagno rinfrescante, chiudendo simbolicamente il nostro viaggio sulla Road to Hana.
Rientriamo a Kihei con la sensazione di aver completato un piccolo grande viaggio nel viaggio. Per cena ci concediamo un hamburger ben meritato e ci godiamo il tramonto sulla spiaggia. Mentre il sole scompare dietro l’oceano, vediamo una sposa in abito bianco che cammina sulla sabbia, seguita da un fotografo. Una scena perfetta per concludere questa giornata da sogno.
Giorno 4 – Molokini Crater e Lava Fields
L’ultimo giorno a Maui lo abbiamo dedicato alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti dell’intero arcipelago: il cratere sommerso di Molokini, un vero paradiso per chi ama lo snorkeling. Ma non è un posto qualsiasi: pensate che questa mezzaluna di roccia vulcanica era utilizzata dalla marina americana come sito di esercitazione per il lancio di bombe. Oggi, per fortuna, è tornata a essere un rifugio per la fauna marina e una meta amatissima da chi cerca bellezza sott’acqua.
Ci svegliamo di buon’ora per raggiungere il porto e imbarcarci sulla nostra barca. L’escursione, circa $200 a testa, è una spesa importante, ma non sorprende: le Hawaii sono bellissime, ma anche molto care. Appena arrivati a Molokini Crater, restiamo incantati: le acque sono cristalline e piene di pesci colorati. Ci tuffiamo con maschera e pinne, circondati da banchi di pesci tropicali e coralli. Lo snorkeling è stato davvero spettacolare, un’esperienza da ricordare. Saliamo poi a bordo per il pranzo a buffet, semplice ma buono, e con una vista sull’oceano impareggiabile. Purtroppo, però, il mare si è alzato e l’acqua è diventata torbida. Per motivi di sicurezza, il capitano ha deciso di non fermarsi a Turtle Town, il secondo sito di snorkeling previsto. Ovviamente ci è dispiaciuto, ma meglio così: la sicurezza prima di tutto.
Nel pomeriggio ci dedichiamo a esplorare l’ultimo angolo di isola che ancora non avevamo visto: i Lava Fields del sud di Maui. Il paesaggio cambia completamente, sembra quasi di camminare su un altro pianeta: rocce laviche nere, vegetazione che si fa più rada e un silenzio surreale.
Concludiamo poi la giornata al Makena State Park, dove ci rilassiamo in spiaggia e ci godiamo l’ultimo tramonto a Maui.
Domani ci sposteremo ancora verso la nostra terza isola hawaiana: Big Island, anche chiamata semplicemente Hawaii. Ci aspettano vulcani attivi, spiagge nere, e paesaggi completamente diversi. Mahalo Maui!
Hai perso i capitoli precedenti? Ecco i link agli altri articoli:
- Kauai, l’isola più selvaggia delle Hawaii
- Big Island, l’isola più grande delle Hawaii
- Oahu, l’isola più famosa delle Hawaii
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