Itinerario a Kauai, l’isola più selvaggia delle Hawaii

Se c’è un posto che è riuscito a sorprenderci, questo è proprio è Kauai. Conosciuta come “l’isola giardino”, questa meravigliosa isola hawaiana è un concentrato di natura incontaminata, sentieri mozzafiato, canyon spettacolari e scogliere che sembrano scolpite per un film d’avventura (spoiler: Jurassic Park è stato girato proprio qui).

Abbiamo trascorso tre giorni intensi sull’isola, esplorando quanto più possibile prima di volare a Maui. Ecco com’è andata!

Itinerario a Kauai, l’isola più selvaggia delle Hawaii

Siamo partiti da Los Angeles con un volo Southwest diretto a Lihue, il principale aeroporto di Kauai. Atterrati nel primo pomeriggio, ci siamo immersi subito nella calma tropicale dell’isola.

Dopo aver ritirato l’auto a noleggio (essenziale per muoversi a Kauai), abbiamo fatto un giro nei dintorni per ambientarci un po’. Prima tappa strategica: Walmart, perfetto per rifornirci di snack, acqua, protezione solare e qualche panino per le escursioni dei giorni successivi.

La giornata è scivolata via tra palme ondeggianti e brevi esplorazioni. Andiamo a letto presto perchè domani ci aspettava una sveglia all’alba per iniziare la vera l’avventura!

Giorno 1 – Kalalau Trail, Hanalei e Lilo e Stitch

Il primo vero giorno a Kauai è stato un’immersione nella sua anima selvaggia. Dopo aver ottenuto il permesso per accedere al Haena State Park, ci siamo messi in cammino lungo il mitico Kalalau Trail, uno dei sentieri più belli e famosi delle Hawaii (ben 35 km andata e ritorno!).

Per accedere al parco serve una prenotazione sul sito di GoHaena, quando siamo andati noi (agosto 2022), i biglietti andavano a ruba. Se volete fare la combo Entrata + Parcheggio dovete prenotare e cliccare il più velocemente possibile alle ore 12:00 (che corrispondono alla mezzanotte Hawaiana essendoci 12 ore di fuso orario) di un mese esatto prima! E avete a disposizione 3 periodi di tempo: noi abbiamo prenotato i primi 2 slot (dalle 6:30 alle 12:30 e dalle 12:30 alle 17:30) al costo di 10$ per slot/macchina + 5$ a persona: totale 30$. Se non trovate i biglietti di questo tipo, l’alternativa è Shuttle + Entrata. Se prenotate invece la sola entrata, non troverete parcheggio da nessuna parte e le multe in America sono molto salate, quindi attenzione!

Tornando alla Kalalau trail l’obiettivo era raggiungere la prima spiaggia, Hanakapiai Beach (circa 7 km A/R) ed è valsa ogni passo. Scogliere a picco, giungla lussureggiante, onde che si infrangono sulla sabbia dorata e granchioni che ci salutano!

Per pranzo ci siamo arrangiati con un panino al volo lungo il sentiero di ritorno, in perfetto stile “zaino in spalla”.

Finita la passeggiata, ci siamo rilassati e abbiamo fatto un po’ di snorkeling all’Haena Beach, proprio vicino all’ingresso del parco. L’acqua era limpida e piena di pesci colorati, un ottimo modo per rinfrescarsi dopo l’escursione.

Nel tardo pomeriggio, ci siamo diretti verso il centro di Hanalei, un piccolo villaggio hawaiano con un’anima rilassata e artistica. Tra negozietti surf style, caffè e gallerie locali, ci siamo goduti un po’ di atmosfera slow. Poco fuori dal paese, ci siamo fermati al famoso Hanalei Valley Lookout, un punto panoramico spettacolare da cui si ammirano le risaie e le montagne avvolte dalle nuvole. Semplicemente magico.

Ultime tappe della giornata: il quartiere residenziale di Princeville, famoso per i suoi campi da golf affacciati sull’oceano. Avevamo in programma di scendere fino alle Queen’s Bath, una piscina naturale scavata nella roccia, ma purtroppo le onde erano troppo alte e il sentiero era chiuso per motivi di sicurezza (le nostre gambe erano contente però!)

Abbiamo concluso la giornata provando a visitare il Kilauea Lighthouse, il faro del cartone Disney Lilo & Stitch, purtroppo chiuso al momento del nostro arrivo, ma anche qui la vista era spettacolare e il regalo inaspettato è stato l’incontro con le nēnē, le oche delle Hawaii, simbolo raro e protetto.

Dopo una giornata così piena e intensa, siamo tornati al nostro hotel stanchi ma felici, con gli occhi pieni di meraviglie e già pronti per il giorno successivo.

Giorno 2 – Waimea Canyon, Poipu Beach e tartarughe sacre

Il secondo giorno a Kauai è iniziato molto presto, con l’obiettivo di esplorare la zona ovest dell’isola, dominata da uno dei paesaggi più spettacolari di tutto il Pacifico: il Waimea Canyon, spesso definito il “Grand Canyon delle Hawaii” o “Grand Canyon del Pacifico”

Arriviamo al Waimea Canyon Lookout intorno alle 7:00 del mattino, giusto in tempo per vedere le macchinette attivarsi per il pagamento del parcheggio. Un dettaglio curioso ma utile da sapere: il sistema si accende letteralmente alle 7 in punto. Con il ticket sistemato sul cruscotto, ci godiamo la prima vista panoramica del canyon: già da qui capiamo che sarà una giornata memorabile.

Poco più avanti ci fermiamo al Puu Ka Pele Lookout, un altro punto d’osservazione che regala una prospettiva diversa, con la luce del mattino che accende i toni rossi e verdi del paesaggio. È davvero difficile smettere di fare foto!

Poi iniziamo il nostro trekking: il Canyon Trail, un sentiero bellissimo che porta fino al Cliff Trail Lookout, uno dei punti più scenografici della zona, sospeso su una scogliera che sembra uscita da un film d’avventura. Il trail è abbastanza semplice da seguire e la vista alla fine ripaga ogni passo.

Decidiamo di proseguire lungo il Waipo’o Falls Trail, credendo di arrivare fino in cima alle famose cascate, ma… sorpresa: stavamo andando verso le Mini Falls! Un piccolo errore di percorso. Lo scenario è comunque pazzesco, ma le cascatelle, onestamente, non valgono la fatica. Ci fermiamo lì per pranzare al sacco, proprio accanto al laghetto delle cascate.

Al ritorno, ci fermiamo al Kokee Lodge per assaggiare una delle specialità hawaiane, il mitico loco moco, ma… è finito! Fortuna che avevamo ancora i nostri panini. Sazi (più o meno), ci rimettiamo in marcia verso il Kalalau Lookout, sperando di vedere l’oceano e le scogliere della Nā Pali Coast dall’alto… ma purtroppo troviamo solo nebbia fitta e nuvole basse. Rimandiamo a domani, con la speranza che il meteo migliori.

Scendendo verso la costa sud, facciamo una sosta veloce allo Spouting Horn Park, un piccolo blowhole naturale che soffia acqua tra le rocce creando una sorta di geyser. Abbastanza turistico.

Nel tardo pomeriggio scopriamo quello che, secondo noi, è il supermercato più conveniente dell’isola: il Big Save. E la chicca? Hanno un angolo self-service per creare la tua poké bowl personalizzata. Ci componiamo due bowl con tutto quello che ci ispira e ci dirigiamo a Poipu Beach per cenare in spiaggia con vista oceano. Mentre il cielo si tingeva dei colori del tramonto, sono arrivati i veri ospiti speciali: le Honu, tartarughe sacre hawaiane, che sono uscite dall’acqua e si sono adagiate sulla spiaggia per la notte. Un momento veramente magico.

Chiudiamo la giornata stanchi ma incredibilmente grati. Kauai continua a sorprenderci, passo dopo passo.

Giorno 3 – Napali Coast vista da 2 prospettive diverse

Ultimo giorno pieno a Kauai, e abbiamo deciso di dedicarlo completamente alla Nā Pali Coast, l’icona assoluta dell’isola. Ma non ci siamo accontentati di vederla da un solo punto di vista… no no. L’abbiamo ammirata dall’alto e dal basso, ed è stata una delle esperienze più forti e indimenticabili del nostro viaggio.

La mattina inizia molto presto, perché ieri non ci era andata giù la nebbia fitta che ci aveva negato la vista dal Kalalau Lookout. Così ci torniamo, e stavolta siamo fortunati e troviamo il sole. È pura meraviglia. Paghiamo nuovamente l’ingresso al parco (20$ più che ben spesi) e ci incamminiamo verso una delle esperienze più mozzafiato della nostra vita (ma non lo sapevamo ancora): il Kalepa Ridge Trail. Questo sentiero non è ufficialmente autorizzato dal parco, ma molto noto tra gli escursionisti. E fidatevi: vale ogni singolo passo. Meglio andarci al mattino presto, sia per evitare il caldo sia per avere le viste più limpide.

Il sentiero si snoda su una cresta stretta e spettacolare, sospesa tra cielo e oceano, con la Nā Pali Coast che si apre davanti a noi come un dipinto. È talmente bello da togliere il fiato. Altro che elicottero: qui sei dentro al paesaggio, lo respiri, lo vivi. La miglior passeggiata della nostra vita.

Uscendo dal parco ci fermiamo alla Red Dirt Waterfall, una piccola cascata che scorre su un terreno rossissimo, quasi marziano. Il contrasto tra il cielo azzurro, il verde e il rosso intenso della terra crea un effetto surreale.

Per pranzo torniamo al nostro ormai amato Big Save, dove ieri avevamo scoperto il poké self-service. Oggi però cambiamo: questa volta proviamo finalmente il Loco Moco, un mix di riso, hamburger, uovo all’occhio di bue e salsa gravy.

Nel pomeriggio ci aspetta un’altra avventura: tour in gommone con Blue Ocean Adventures lungo la Nā Pali Coast. Un’esperienza adrenalinica e spettacolare. Sfrecciamo tra onde e pareti di roccia, ci infiliamo a tutta velocità nelle grotte marine, e ci fermiamo per un’indimenticabile sessione di snorkeling in acque cristalline. Durante il tour ci portano anche in un punto dove è stata scattata la foto che è poi diventata uno degli sfondi ufficiali di Windows. Vedere con i propri occhi quel luogo è straniante e bellissimo. E no, lo sfondo non rende giustizia: dal vivo è cento volte meglio.

Chiudiamo così il nostro capitolo a Kauai: con il cuore pieno e gli occhi lucidi. È il momento di scoprire un’altra gemma delle Hawaii: Maui ti aspetta con le sue spiagge da sogno, paesaggi vulcanici e avventure indimenticabili. Scopri cosa vedere in 4 giorni a Maui!


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