Phuket, l’isola più turistica della Thailandia

L’ultima parte di questo bellissimo viaggio in Thailandia la dedichiamo all’isola di Phuket.

La nostra vacanza in Thailandia inizia con un itinerario di 3 giorni a Bangkok e con i festeggiamenti del Capodanno a Chiang Mai.

In molti ci hanno sconsigliato di andare a Phuket perchè è molto turistica ma per un primo viaggio pensiamo sia d’obbligo. Un domani magari torneremo in Thailandia ed esploreremo altre zone. In questo articolo ti racconteremo la nostra esperienza di 4 giorni a Phuket.

Phuket, l’isola più turistica della Thailandia

Arriviamo a Phuket con un volo interno da Chiang Mai la mattina presto del 3 gennaio. Per il primo giorno abbiamo deciso di affittare un’auto che ci ha permesso di:

  • percorrere la tratta Aereoporto – Patong (circa 1h 30m) senza dover spendere soldi in taxi. Abbiamo deciso di pernottare a Patong.
  • fare tutte le tappe che volevamo in libertà
  • tenere il bagaglio nel baule in attesa del check-in in hotel a Patong.

L’auto l’abbiamo noleggiata con la compagnia Drive Car Rental, che è l’unica compagnia che ti permette di noleggiarla all’aereoporto e lasciarla a Patong, precisamente all’Holiday Inn Resort Phuket, che dista esattamente 10 minuti a piedi dal nostro hotel (al costo di 37€ per l’intera giornata). Per noleggiare un’auto in Thailandia vi serve la patente internazionale.

Per i nostri 4 giorni a Phuket abbiamo scelto il PS Hotel Phuket Patong principalmente per la sua vicinanza alla strada principale Bangla Road e alla spiaggia. Non fate l’errore di noleggiare l’auto durante il vostro soggiorno a Phuket perchè il traffico è davvero impressionante, infatti noi appena arrivati all’hotel, scaricati i bagagli, abbiamo subito lasciato l’auto.

Giorno 1: Mai Khao Beach e Kata Beach

Una volta atterrati e noleggiato l’auto, non ci spostiamo di molto lontano e subito impostiamo il navigatore sul parco nazionale di Sirinat. Parcheggiamo, ci mettiamo il costume e andiamo subito in spiaggia. Dopo una mezz’oretta di camminata sulla spiaggia andando verso nord, raggiungiamo la famosissima spiaggia di Mai Khao Beach, dove è possibile vedere atterrare gli aerei direttamente sulla tua testa! Che spettacolo! E ne passano tantissimi! Rimaniamo in spiaggia per qualche oretta e ci facciamo un bel bagno: fa veramente caldo e il sole picchia come non mai! Purtroppo non c’è moltissima ombra quindi dopo un po’ decidiamo di andare via e proseguire per la prossima spiaggia, ma prima un bel frullato che ci da una botta di zuccheri da farci andare avanti fino a cena! Saliamo in macchina e andiamo verso sud, superiamo Patong per andare a Kata Beach. Abbiamo scelto questa spiaggia perchè non è distante da Patong (10 km) e gode di una sabbia bianca con un incredibile mare blu. Inoltre dovrebbe essere un po’ meno affollata di Patong e di altre spiagge, ma questo abbiamo poi scoperto non essere vero! Ci godiamo un bellissimo tramonto su questa spiaggia mangiando un hamburger direttamente in spiaggia. Poi torniamo a Patong, facciamo il check-in in hotel, portiamo su i bagagli e andiamo a restituire la macchina.

Giorno 2: Phang Nga Bay

Oggi la dedichiamo ad un’escursione imperdibile. Avete presente quando pensate alla Thailandia e vi vengono subito in mente quelle scogliere che sporgono dall’acqua metà roccia e metà verdastre? Ecco quella è Phang Nga Bay!

Noi ci siamo affidati ad un “early bird” tour per questa escursione prenotato direttamente su GetYourGuide: Da Phuket: Baia di Phang Nga e tour in canoa su Big Boat. Ve lo consigliamo perchè partendo presto al mattino, eviterete molta gente, soprattutto per chi ha le ferie in alta stagione come noi!

Ci vengono a prendere direttamente in hotel e facciamo un’oretta di bus fino ad arrivare al porto di Ao Por Pier. Da lì saliamo su una grossa barca alla volta di James Bond Island, famosissima per essere apparsa nel film di James Bond del 1974 “L’uomo dalla pistola d’oro”. Per sbarcare sull’isola consiglio a tutti le scarpette da roccia, perchè ahimè, io le avevo lasciate in barca e pur avendo le infradito sono riuscita a tagliarmi sotto la pianta del piede, una bella ferita profonda che mi ha rovinato gli ultimi giorni di vacanza. L’isola infatti è piena di rocce coperte di ostriche taglienti (e fidatevi davvero taglienti) che bucano addirittura i gommoni! L’isola è disabitata ma per fortuna c’è una specie di “infermeria” siccome questa isola è fatale per molti e io non sono la prima a farmi male. Passo il restante tempo a disposizione a farmi estrarre i pezzettini di ostrica da sotto il piede e farmi medicare, perchè appoggiandoci il peso sopra, l’ostrica oltre al essere andata in profondità, si è anche spezzata! Dico a Marco di andare al viewpoint mentre io ero a farmi medicare, così magari avrebbe fatto due foto e avrei visto qualcosa, ma lui non se la sente e preferisce stare con me. Risultato: non abbiamo visto praticamente niente! Fortunatamente risaliti in barca conosciamo una coppia di italiani che era andata fino in cima al viewpoint e ci fa vedere qualche foto, dicendo che non era niente di particolare e la spiaggia bella era quella sotto (dove mi sono fatta male). Tiriamo un sospiro di sollievo!

Ci godiamo il pranzo in barca sempre con piatti tipici thailandesi e al pomeriggio esploriamo con il kayak due “cave”:

Noi pensavamo di dover remare e invece per ogni kayak si va in massimo 2 persone più la persona che rema (che è anche la guida). Questi due giri in kayak sono stati favolosi: siamo letteralmente passati sotto le rocce e ci siamo dovuti sdraiare sul kayak per passare, che panorami mozzafiato! Dopo l’escursione in kayak ti portano vicino ad una spiaggetta per fare il bagno (siccome fa molto caldo, una rinfrescatina ci sta) e io guardo Marco dalla barca perchè non me la sento di bagnare la ferita. In ogni caso l’acqua non è limpida e non si vede il “sotto” perciò probabilmente non l’avrei fatto lo stesso il bagno! inoltre durante il tragitto in barca, notiamo che in acqua ci sono delle meduse enormi, le più grosse mai viste! Altro motivo per non fare il bagno! Finito il bagno, torniamo al porto e poi il pulmino ci riporta in hotel. Fortunatamente, scopriamo di avere una farmacia di fronte all’hotel, prendiamo una crema antibiotica e cerotti e torniamo in hotel.

Giorno 3: Phi Phi Island

Sveglia presto stamattina, veniamo prelevati dall’hotel per un’altra escursione imperdibile se si è a Phuket.

Noi ci siamo affidati a Siam Adventure World per questa escursione prenotato direttamente su GetYourGuide: Isole Phi Phi: tour mattutino da Phuket o Khao Lak. Costa di più rispetto ad altri tour ma vi assicuro che con questo tour eviterete la maggior parte dei turisti, anche se purtroppo non tutti.

Il pulmino che ci porta al porto è pieno di italiani e quindi automaticamente pensiamo di essere insieme. Il porto dove parte la speed boat oggi è diverso: oggi siamo al Royal Phuket Marina, più vicino rispetto a quello di ieri. Qui ci aspetta una colazione a buffet prima di salire in barca. C’è tantissima gente, infatti appena arriviamo sentiamo subito una guida italiana gridare: “gruppo italiani venite a registrarvi qui”. Andiamo ma non c’erano i nostri nomi sul registro, panico! Avevamo già pagato l’escursione e non poco per gli standard della Thailandia! Alla fine scopriamo che siamo stati inseriti nel gruppo “inglese” perchè il gruppo “italiano” non aveva più posti. Ci separiamo dai nostri compagni di pulmino e andiamo a ritirare i braccialetti rosa che permetteranno alla guida di capire in che gruppo siamo. Prima tappa: Viking Cave (non si può scendere, la vediamo dalla barca) e successivamente Maya Bay, entrambe sull’isola di Phi Phi Lee. Maya Bay è diventata famosissima dopo essere apparsa nel film “The Beach”, con Leonardo Di Caprio. Effettivamente è una bellissima spiaggia di sabbia bianca con imponenti scogliere calcaree che circondano la baia e acque cristalline. A causa della stragrande popolarità, Maya Bay è stata chiusa al pubblico dal 2018 al 2022 per consentire all’ecosistema marino di riprendersi dai danni ambientali causati dal turismo di massa. Attualmente è possibile solo passeggiare in spiaggia e bagnare i piedi, ma non si può fare il bagno. Il tempo a nostra disposizione non è moltissimo perciò scattiamo due foto, vediamo uno squaletto pinna nera che nuota nelle acque basse e torniamo in barca. Prossima isola: Phi Phi Don. Qui le opzioni sono 2: o rilassarci in spiaggia oppure camminare per 5 km A/R fino al Phi Phi Viewpoint. Noi ovviamente scegliamo il viewpoint, ma date le condizioni del mio piede chiediamo alla guida un parere che ci consiglia caldamente di non salire in quanto super faticoso e non abbiamo nemmeno tantissimo tempo a disposizione prima della prossima isola, quindi si deve salire in fretta. Purtroppo io sono molto testarda, avevo già visto delle foto di quel viewpoint e volevo andarci a tutti i costi. Dico a Marco: saliamo finchè riusciamo poi al massimo continui tu e io ti aspetto nel caso non dovessi riuscire a camminare. Risultato: zoppicando riesco ad arrivare fino in cima e ci godiamo uno spettacolo stupendo! Per pochi secondi perchè purtroppo con le escursioni è sempre tutto di fretta. Quella camminata mi è costata una tendinite, ma ne valeva assolutamente la pena! Scendiamo e torniamo in barca, pronti per la prossima tappa: snorkeling.

Dopo lo snorkeling, sbarchiamo a Bamboo Island dove ci aspetta un pranzo a buffet e un po’ di relax prima di ritornare a Phuket. Prima di arrivare al porto vediamo anche le scimmiette in mezzo alle mangrovie e ci fanno lanciare le banane avanzate dal pranzo. Alla fine dell’escursione ci riportano in hotel.

Giorno 4: Bangla Road, Market e Patong Beach

Ultimo giorno a Phuket: oggi non abbiamo nessuna escursione in previsione, ci godiamo Patong. L’idea era di affittare un motorino e girare un po’ per le spiagge, ma purtroppo con la mia ferita sotto il piede è stato meglio evitare e ce ne siamo stati tranquilli a Patong. Abbiamo iniziato la giornata senza sveglie con una lenta colazione sul rooftop di White Beach, con vista spiaggia. Abbiamo fatto una passeggiata per Patong e ci siamo goduti un bel massaggio Thailandese di coppia da Cocoon Serenity di 1 ora a 250 Bath (7€). A Marco è piaciuto, a me assolutamente no! I massaggi thailandesi sono molto dolorosi, ma non pensavo fino a questo punto! Per la prima volta in vita mia non vedevo l’ora che finisse il massaggio, ed è strano detto da me! Il resto della giornata è stato molto lento: siamo andati un po’ in spiaggia, abbiamo fatto il bagno e abbiamo aspettato il tramonto sorseggiando un bel drink dentro una noce di cocco. What else?

Ci godiamo gli ultimi istanti a Patong, domani si vola a Bangkok per un’ultima mezza giornata e poi da lì ci aspetta il volo di ritorno per l’Italia. Il tempo vola quando si sta in vacanza ed un altro viaggio è già finito.

La Thailandia è un paese che ci ha colpito per la gentilezza dei suoi abitanti e per la sua natura mozzafiato, per le sue spiagge paradisiache. Sicuramente ci porteremo nel cuore tutte le esperienze che abbiamo fatto in questi giorni.

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