Valencia in 2 giorni: itinerario consigliato

Siamo stati a Valencia 2 giorni in occasione del ponte del 25 aprile e abbiamo scritto questa miniguida di Valencia con il nostro itinerario consigliato che speriamo vi sarà d’aiuto con l’organizzazione del vostro viaggio in Spagna!

Valencia in 2 giorni: itinerario consigliato

Atterriamo a Valencia il 24 aprile sera con un volo da Torino (22:40 – 00:30). Purtroppo a quell’ora la metro non è più operativa quindi abbiamo raggiunto il nostro Airbnb con un taxi tramite l’app Freenow, evitandoci la coda per i taxi al di fuori dall’aereoporto. Facciamo il self check-in e a dormire!

Giorno 1 – Dai giardini verso il mare

Iniziamo la giornata con una bella colazione al Mercadona e poi ci dirigiamo verso la metro direzione Alameda.

Come primo giorno abbiamo visitato:

  • Giardini del Turia: qui una volta c’era il fiume Turi, ma dopo tante alluvioni è stato deciso di prosciugare il fiume e farne un meraviglioso giardino pieno di palme. Da percorrere assolutamente in bici o a piedi!
  • Parco Gulliver: questo parco è una tappa obbligata se si hanno bambini, ma da non sottovalutare anche per adulti! Noi ci siamo divertiti tantissimo, ci sono diversi scivoli a disposizione, corde e reti da arrampicarsi e una bellissima pedana rialzata per la vista del giardino dall’alto. La scultura di Gulliver, lunga 70 metri, rappresenta il momento in cui il gigante Gulliver è appena giunto nel paese di Lilliput. L’opera è realizzata in perfetta scala, in modo che tutti noi possiamo sentirci dei lillipuziani che camminano sulla scultura!
  • Città delle Arti e delle Scienze: assolutamente da vedere se si è a Valencia! Noi l’abbiamo vista solo dall’esterno. Sembra davvero una città dentro una città, che è composta da:

▫️ Il Palau de les Arts Reina Sofía: per intenderci è l’Opera House di Valencia (per chi è stato a Sydney)
▫️ L’Hemisfèric: “il planetario”. La forma ricorda un gigantesco occhio umano e pensate che le finestre si aprono e si chiudono esattamente come i nostri occhi!
▫️ L’Umbracle: un giardino alberato pieno di palme e specie diverse (in cui si svolgono anche eventi privati e feste!)
▫️ Il Museo de las Ciencias Príncipe Felipe: un museo interattivo che tratta di evoluzione, scienza e tecnologia. La forma ricorda lo scheletro di un enorme dinosauro!
▫️ L’Oceanogràfic: il più grande acquario d’Europa! All’interno sono stati ricreati i principali ecosistemi: mediterraneo, zone umide, climi tropicali, oceani, artico e antartico. E’ anche presente un ristorante sottomarino e un delfinario!
▫️ Il Pont de l’Assut de l’Or: un ponte strallato, ovvero un ponte “sospeso” sorretto solamente dai cavi che partono dal pilone centrale (che in questo caso è anche il punto più alto della città con i suoi 125 metri).
▫️ L’Ágora: la struttura dell’edificio dovrebbe raffigurare due mani intrecciate ed è rivestita da trencadís (un ornamento catalano) azzurro e cristallo.

  • Ristorante Marina Beach Club: abbiamo prenotato qui un tavolo per il pranzo per mangiare la Paella. Non lo consigliamo. La vista è bellissima che dà su una piscina con cabanas direttamente sulla spiaggia, ma il cibo lascia un po’ a desiderare. Noi abbiamo solo mangiato la Paella de Mariscos, veramente povera di pesce, insomma un risotto allo zafferano!
  • Escursione al tramonto in catamarano: per finire la giornata abbiamo voluto provare questa esperienza che si è rivelata un disastro a parer nostro! L’esperienza l’abbiamo prenotata con Get Your Guide. Catamarano pieno di gente, il tempo non ci ha dato tregua (non abbiamo visto il tramonto purtroppo), equipaggio abbastanza scortese che non parla inglese, bagno inutilizzabile per scarse condizioni d’igiene, siamo dovuti tornare indietro dopo solo mezz’ora causa vento freddo e non siamo stati nemmeno avvertiti del cambio di programma. Insomma, per noi mai più questa esperienza!

Giorno 2 – Centro città

Per il nostro secondo giorno, questo è stato il nostro itinerario a Valencia:

  • Free tour in italiano di Valencia: abbiamo prenotato online direttamente qualche settimana questo tour: il tour più completo di Valencia! E’ stato veramente fantastico! Antonio, la nostra guida, parlava italiano e ha vissuto a Roma per 7 anni e ci ha raccontato Valencia in modo davvero interessante (cosa molto difficile per un tour di quasi 3 ore!) Di seguito le tappe che abbiamo fatto e che trovate anche al link del free tour:
  • Pranzo al mercato Centrale: giusto in tempo per il pranzo riusciamo a raggiungere il mercato Centrale di Valencia che chiude alle 15. Prendiamo una Paella Valenciana (di carne con fagioli bianchi e verdure), un bocadillo de jamon serrano (panino al prosciutto), una horchata con fartons direttamente da Granier (la più economica di Valencia!) e per finire giusto per riscaldarci un po’ dal vento freddo churros con cioccolata calda direttamente a fianco all’entrata del Mercato Centrale!
  • La casa più stretta d’Europa: per non farci mancare nulla, visitiamo la casa più stretta d’Europa, pensate che la sua facciata è “larga” solo 107 cm! E’ diventata presto un’attrazione “insolita” e popolare per turisti!
  • La casa dei gatti: parlando di luoghi insoliti, qui a Valencia è possibile visitare la casa dei gatti! Secondo una leggenda popolare una signora che viveva nel quartiere del Barrio del Carmen aveva deciso di lasciare in eredità la sua casa ai gatti del posto, così per evitare che gli umani prendessero possesso di questa abitazione, fece costruire una micro facciata con un accesso esclusivo soltanto per i gatti! In effetti la facciata è una vera opera d’arte: una palazzina a due piani con balcone e finestrelle e una raffigurazione di 4 gatti che riporta la scritta: “In memoria dei quattro gatti che rimasero nel Barrio del Carmen nell’anno MXCIV (1094). Un miagolio non sarà mai più forte di un altro.” Si dice che in quell’anno i cattolici (che credevano che i gatti fossero portatori di mala sorte e animali diabolici) fecero sterminare tutti i gatti di Valencia ma ne rimasero solo 4 e proprio a questi 4 gatti è dedicata l’iscrizione sulla casa. Sullo stesso muro c’è anche una targhetta che indica fin dove è arrivata l’acqua durante l’alluvione del 1957; quando il fiume Turia straripò, molte persone sono morte e anche il giardino dei gatti venne allagato, ma si dice che i gatti si siano arrampicati sui tetti finchè l’acqua non è scesa e si siano salvati tutti! La casetta è molto bella, però purtroppo di gatti non ne abbiamo visti…
  • Parco del Turia (nord): abbiamo fatto una merenda veloce al parco prima di raggiungere la stazione degli autobus dove in serata ci aspetta un bus direzione Benidorm: la nostra prossima tappa spagnola!

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